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Sono passati 10 anni dalla scomparsa di uno degli artisti più visionari, insoliti e leggendari del Novecento. Parliamo di Hans Rudi Giger, che per la prima volta sbarca in Italia con una mostra, da non perdere, dedicata alla sua visione sperimentale e assolutamente non-convenzionale dell’arte e della musica.
Giger lo ricordiamo per essere il creatore dei mostri di Alien (il famoso film di Ridley Scott) grazie al quale vinse l’Oscar per gli effetti speciali nel 1980.
Giger è da sempre considerato un genio, un artista plastico capace di dare forma a qualsiasi cosa, un illustratore, un pittore e uno dei più grandi maestri dell’aerografo.
Giger è creatore e sviluppatore di mondi fantasy, surreali, immaginari e mostruosi. Mondi, quelli pensati da Giger, che hanno preso vita non solo nell’arte ma anche nella moda, nel design, nel cinema e nella musica dal pop all’heavy metal passando per l’elettronica.
Beyond Alien – H.R. Giger
Tornando alla Mostra è assolutamente imperdibile. Un’esperienza unica tra mostri, demoni, feticci e panorami gotici e oltre 100 opere tra dipinti, sculture, disegni, fotografie, oggetti di design e video, provenienti dal Museo Giger in Svizzera (dove tra l’altro al suo interno c’è anche un ristorante alquanto visionario uscito dalla mente di Giger), oggi diretto da Carmen Giger, vedova del maestro.
Tra i tanti pezzi in esposizione a “Beyond Alien – H.R. Giger” si può ammirare il prototipo della celebre asta per microfono che l’artista svizzero realizzò per il leader dei Korn, Jonathan Davis, negli anni ’90, uno dei maggiori esponenti del nu metal (a fine articolo “nu metal e i Korn”).
Giger sin dalla fine degli anni ’70, appassionato ascoltatore e cultore del rock e del metal, non perse occasione di collaborare con band e artisti proprio della scena rock e metal internazionale.
Fu illustratore per le copertine di molti album come ad esempio quella degli Emerson Lake & Palmer, “Brain salad surgery” del 1973 oppure quella di Debbie Harry, “Koo koo” del 1982 o ancora il censuratissimo poster intitolato “Penis landscape” incluso nella copertina di “Frankenchrist” dei Dead Kennedys del 1985.
Nella mostra allestita al Museo Mastio della Cittadella di Torino non poteva mancare una stanza della musica dove potersi perdere in questi universi, incantandosi ad ammirare bozzetti preparatori, sculture e illustrazioni come, appunto, le copertine degli Emerson e di Debbie Harry.
Amante del rock e del metal si, ma i suoi mondi visionari e la sua arte era per pochi. Giger prima ascoltava la discografia dell’artista o band, poi realizzava.
Museo Mastio della Cittadella – C.so Galileo Ferraris, 0 – Torino
IL NU METAL E I KORN
Il movimento nu metal o nü metal, conosciuto come aggro-metal, neo-metal e adidas rock, nacque negli Stati Uniti intorno alla metà degli anni Novanta, imponendosi rapidamente fino a diventare il più significativo sotto il profilo dell’evoluzione nella storia recente dell’heavy metal.
Come già si capisce chiaramente dal nome – una storpiatura che sta per new metal utilizzata per la prima volta nel 1997 da un giornalista nel commento di un concerto dei Coal Chamber – la filosofia è quella di convogliare la musica verso nuovi territori inesplorati attraverso la sperimentazione di sonorità alternative.
Un perfetto mescolamento di heavy, growl, rap, hip pop, industrial e funky.
I Korn, quelli del prototipo dell’asta di Giger, sono un gruppo musicale nu metal statunitense formatosi a Bakersfield nel 1993.
Curiosità
Conosciamoli attraverso qualche curiosità:
Scritto da: Daniela Zeziola
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