Musicali

Il Freak Show di Naska conquista il Forum di Milano

today9 Dicembre 2024 30

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Un Forum gremito, un’energia palpabile e uno show che ha saputo mixare elementi circensi con il classico concerto punk-rock. Il primo approdo di Naska nella prestigiosa arena milanese segna un punto di svolta per l’artista marchigiano, confermando la sua ascesa nel panorama musicale italiano.

Apertura a sorpresa

L’apertura ha catturato subito l’attenzione: sulle note di “Mai come gli altri“, Naska è apparso in mutande color carne con un calzino strategicamente posizionato, citando i Red Hot Chili Peppers in uno dei loro momenti più iconici. Una scelta audace, firmata dallo stylist Nick Cerioni, che ha dato il tono all’intera serata.
La scaletta, costruita attingendo dai tre album in studio, trova il suo equilibrio tra i brani più recenti di “The Freak Show” e i cavalli di battaglia che hanno segnato l’inizio della sua carriera.

Particolarmente toccanti i momenti dedicati a “Rebel” e “Wando“, dove Diego Caterbetti mette da parte la maschera del performer energico per mostrare un lato più vulnerabile. L’emozione raggiunge l’apice durante l’esecuzione di “California”, dove persino le lacrime tradiscono il suo coinvolgimento.
La produzione dello show si rivela all’altezza delle aspettative: un grande tendone da circo domina la scenografia, mentre ballerini e performer, inclusa l’immancabile donna barbuta, contribuiscono a creare l’atmosfera da “freak show” che dà il titolo all’ultimo album. Gli ospiti – i Finley e LA SAD – arricchiscono ulteriormente uno spettacolo già di per sé denso di contenuti.

Unplugged Tour 2025

La vera sorpresa è arrivata con l’annuncio dell’Unplugged Tour nei teatri per il 2025, un ritorno alle origini per chi nel 2023 si esibiva al BASE Milano davanti a poche decine di persone. Dal piccolo paese di Villa Potenza al Forum di Milano, Naska dimostra che il punk-rock italiano ha ancora molto da dire, soprattutto quando sa reinventarsi senza perdere la propria autenticità.

Il concerto al Forum non è stato solo un traguardo raggiunto, ma la conferma che quella che poteva sembrare una parentesi generazionale si sta trasformando in un fenomeno musicale destinato a durare. E mentre il pubblico lascia l’arena tra cori e magliette sudate, la sensazione è che questo sia solo l’inizio di un nuovo capitolo per il punk-rock italiano.

 

Scritto da: Rossella Rosselli

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